Ho davvero fame o voglio solamente cambiare il mio umore?
- Alessandra Paganelli
- 8 ott 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Molto spesso le persone mangiano perché si annoiano, o si sentono sole o tristi o per una qualsiasi altra delle centinaia di ragioni emotive, nessuna delle quali a che fare con la fame fisiologica.
Se mangiate spinti dalla fame emotiva, il vostro corpo non si sentirà mai soddisfatto dal cibo e non ci sarà cibo che sarà in grado di aiutarvi a soddisfare il vostro bisogno.
Forse vi sarà capitato di ingrassare in seguito a un evento traumatico o a un periodo difficile della vostra vita e avete cominciato a cercare conforto nel cibo, per superarlo. Ora, anche se il momento di stress è passato avete conservato l’abitudine disfunzionale di mangiare quando vi sentite nervosi, soli o anche solo annoiati. Questa abitudine deriva da un fraintendimento, in cui cercate di rispondere a un bisogno attraverso una risposta, il cibo, che non soddisfa la reale necessità.
L’inquietudine è un po’ come qualcuno che bussa alla porta per consegnare un messaggio. Se il messaggio è urgente bussa forte, se è molto urgente e voi non rispondete bussa ancora più forte, finchè non riesce a buttare giù la porta. In un modo o nell’altro questa inquietudine continuerà a spuntare finchè non troverà una risposta al bisogno da cui è nata.
Prima di afferrare uno snack, quindi proviamo a chiederci: “Ho davvero fame o voglio solamente rispondere a un altro bisogno, ad esempio cambiare il mio umore?”
Vediamo gli stimoli che ci portano a ricercare il cibo e quali sarebbero invece le risposte adeguate.

Una regola d’oro per una corretta alimentazione è l’ascolto del tuo corpo: il sentire la naturale richiesta di cibo da parte del tuo corpo, avvertendone la fame così come la sazietà, godendo a pieno ogni singolo boccone del cibo di cui senti il bisogno e non di quello che pensi dovresti mangiare.
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