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Anno nuovo, vita nuova.

  • Alessandra Paganelli
  • 15 gen 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Anche tu come molti con l’arrivo dell’anno nuovo ti sei già chiesto più volte cosa vorresti fare o cambiare nel 2019? Durante il capodanno è frequente trovarsi a pensare a nuovi obiettivi o nuovi propositi che si vorrebbe realizzare nel corso dell’anno nuovo.

Lo sapevi, però che nonostante le buone intenzioni, un articolo del Forbes (2013) ha dimostrato che solo una piccolissima parte porta a termine questi obiettivi, solo l’8%. A quanti infatti è capitato di continuare a ripetersi “da domani inizio davvero” e poi trovarsi a primavera che non è cambiato nulla.

Ma come mai accade così frequentemente questo?

La definizione dei propri obiettivi personali sembra essere un’azione semplice, scontata ma in realtà nasconde insidie e errori, che non fanno altro che rendere inefficace il proprio piano di cambiamento fin dall’inizio.

Ecco quali sono dalla mia esperienza gli errori più comuni che fanno saltare i nostri progetti:

1. L’obiettivo che ti sei posto non è proprio il tuo ma quello di qualcun altro.

Inconsapevolmente può succedere che una persona cerchi di raggiungere un obiettivo che non rappresenta proprio qualcosa che lei desidera, ma piuttosto qualcosa che pensa che gli altri si aspettino da lei o che le permettano di mantenere lo stato di relazione, l’approvazione, la stima e l’affetto degli altri. Se non sentiamo veramente nostri gli obiettivi che ci poniamo può succedere che la motivazione nel portarli a termine non ci sostenga nel percorso di azione e che quindi fatichiamo ad esprimere le nostre energie.

2. L’obiettivo rappresenta una lunghissima lista di cosa da fare o punta a cambiamenti estremi.

È importante puntare in alto, avere grandi aspirazioni, ma solo se queste sono realmente raggiungibili. Porsi obiettivi irraggiungibili può portarci a impiegare tante energie senza un ritorno concreto e farci vivere quindi un senso di delusione e scoraggiamento che ci portano poi ad abbandonare completamente la causa.

3. L’obiettivo è espresso in termini troppo generici e quindi difficilmente pianificabile passo per passo.

Più un obiettivo è vago e astratto più è difficile pianificare le azioni che permettono di raggiungerlo. Come posso raggiungere quello che voglio se non è ben chiaro nella mia mente cosa mi aspetto che succeda quando raggiungo l’obiettivo. Inoltre se l’obiettivo non è facilmente misurabile non ti è inoltre possibile tenere traccia dei progressi e valutare se quello che stai facendo ti sta veramente portando verso l’obiettivo.

4. La definizione degli obiettivi non è seguita da un sistema che ti permetta di pianificarlo, programmarlo e perseguirlo con regolarità.

Senza un piano preciso e valutabile finisci che lavori più ore, stai lontano dalla tua famiglia e dai tuoi amici ed entri in un circolo vizioso in cui il tempo sembra non bastarti mai. La pianificazione è il primo strumento per raggiungere efficacemente gli obiettivi.

Se anche tu hai intenzione di proporti dei cambiamenti personali per il nuovo anno invece che procedere in modo casuale seguimi nei post che pubblicherò nelle prossime settimane per creare insieme il tuo piano personale di sviluppo.

 
 
 

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